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Blu Oltremare, il prezioso pigmento estratto dal lapislazzuli

Storia, preparazione e applicazioni del colore che sedusse lโ€™Europa

Blu รจ il colore del cielo e del mare;

blu รจ il colore che associamo alla serenitร  e alla fiducia;

blu รจ il colore preferito dalla maggior parte di noi.

Un blu in particolare ha sedotto lโ€™uomo nel corso del tempo e continua farlo. Stiamo parlando del Blu Oltremare.

Pigmento amato da artisti e committenti, lo ritroviamo giร  nellโ€™arte egizia fino al suo massimo utilizzo nellโ€™Europa del XIV e XV secolo.

L’artista rinascimentale Cennino Cennini, nel suo Il libro dellโ€™arte ne parla come โ€œun colore nobile, bello, perfettissimoโ€ ricavato ย dal lapislazzuli, una pietra semipreziosa, che veniva usato spesso abbinato allโ€™oro.

Blu Oltremare, luogo di estrazione e origine del nome

Filarete, teorico dellโ€™architettura, nel suo Trattato del 1464 scrive โ€œil blu piรน bello รจ ricavato da una pietra e proviene da terre al di lร  dei mariโ€. Giร  Marco Polo, nel suo viaggio alla fine del XIII secolo, descrive uno dei primi e piรน importanti luoghi di estrazione del lapislazzuli, ossia le cave di Badakshan, lโ€™attuale Afghanistan, al di lร  del Mar Caspio.

E quivi, inn-unโ€™altra montagna, ove si cava lโ€™azurro, e รจ โ€˜l migliore e โ€˜l piรน fine del mondo; e le pietre onde si fa lโ€™azurro, รจ vena di terraโ€. Cosรฌ, il pregiato pigmento blu, prende il nome proprio dal fatto di essere estratto in un luogo โ€œoltre il mare”

Lapislazzuli: dalla roccia alla tavolozza

Lapis, dal latino roccia, e lazuli dal persiano azzurro, identifica il lapislazzuli, roccia usata per preparare il prezioso Blu Oltremare, formata da diversi minerali. Plinio ne parla come una pietra โ€œdi color turchino (la lazurite, NdR), spruzzata di quellโ€™apparente polvere dโ€™oro che in sostanza non รจ che pirite di ferroโ€ e โ€œpoco stimata se contiene macchie biancheโ€, ossia calcite.

Dalla parte azzurra, la lazurite (da non confondere con l’azzurrite), si ricavava il pigmento blu: si tratta di un allumosilicato di sodio la cui composizione base รจ formata da atomi di alluminio, silicio e ossigeno. Cennino Cennini descrive come avvenisse la difficile separazione delle diverse componenti cosรฌ da isolare la lazurite dalle impuritร  e preparare il Blu Oltremare. In particolare, era necessario mescolare il lapislazzuli macinato con cera fusa, oli e resine fino a ottenere una pasta. Essa, poi, era avvolta in un telo e immersa in una soluzione di liscivia, ottenuta da cenere e acqua bollente. Questo processo consentiva di estrarre le particelle blu della lazurite e farle depositare sul fondo. Cennino spiega di operare piรน di un lavaggio in modo da estrarre la maggior quantitร  di particelle blu: quelle piรน grandi, dal colore piรน ricco, si ottengono per prime.

Ma ttieni a mente – ammonisce Cennino – che lle prime due tratte, se ร i buon lapis lazari, et di valuta questo tale azurro, di duchati otto lโ€™oncia. Le due tratte di dietro รจ peggio che ciendere1, sicchรฉ sia praticho nellโ€™occhio tuo di non ghuastare li azzurri buoni per li chattivi.

1 cenere

Le applicazioni del Blu Oltremare

Proprio per la sua raritร , per la difficoltร  legata allโ€™approvvigionamento e alla preparazione, il Blu Oltremare aveva un costo elevato, al pari dellโ€™oro. Come questโ€™ultimo, il piรน delle volte era fornito dal committente come ostentazione della sua ricchezza; inoltre, non a tutti i pittori era riconosciuta la dignitร  artistica di poterlo richiedere e adoperare. Il pigmento Blu Oltremare era usato spesso per gli elementi piรน preziosi dellโ€™opera come il manto della Madonna e per dipingere il cielo come avviene nella tela Bacco e Arianna del pittore veneziano Tiziano, realizzata nella prima metร  del XVI secolo e conservata al National Gallery di Londra.

Il lapislazzuli raggiunse lโ€™Europa passando per Venezia, il porto piรน importante dei commerci con lโ€™Oriente. Nel XVI secolo, la disponibilitร  dei pigmenti in cittร  รจ stata riportata come segue in una pubblicazione del National Gallery:

La pittura veneziana del Cinquecento รจ sempre stata nota per il suo colore. Venezia era in una posizione invidiabile per quanto riguarda il commercio dei pigmenti: non solo era il porto attraverso il quale entravano in Europa materiali esotici come il lapislazzuli, ma era anche centro dell’industria tessile e tintoria famosa per le sue lacche. Tiziano, pittore molto richiesto da ricchi committenti aveva la prima scelta di tutti i materiali dal punto di vista sia della varietร  che della qualitร .

D’ora in poi, guardando il blu del mare la nostra mente viaggerร  nel passato ripensando a un pigmento raro, costoso e difficile da preparare. Oltre la cresta dellโ€™onda ci sembrerร  di scorgere terre lontane, terre da cui proviene la roccia azzurra che, da oltre il mare, sedusse lโ€™Europa.

Concetta Lapomarda