Spedizione gratuita: in Italia per ordini oltre i 90โ‚ฌ; in Europa con servizio postale oltre i 190โ‚ฌ!
I panorami messicani dove era allevata la cocciniglia nel XVIII secolo

Cocciniglia, il rosso che dal Messico giunse in Europa

Tradizioni e applicazioni di un colore che continua a sorprenderci

I panorami messicani dove era allevata la cocciniglia nel XVIII secolo
I panorami messicani dove era allevata la cocciniglia nel XVIII secolo

Guardarsi intorno e ritrovarsi immersi nei colori con lo sguardo attratto da sfumature diverse e tinte accattivanti, ognuna a reclamare attenzione a gran voce. Devโ€™essere stato cosรฌ per Hernรกn Cortรฉs che scrisse al re Carlo V:

โ€œVi parlerรฒ di alcune delle cose che ho visto, le quali, sebbene descritte male, so benissimo susciteranno una tale meraviglia che difficilmente mi crederete; noi stessi non crediamo ai nostri occhi. Vendono [al mercato di Tenochtitlan, lโ€™attuale Cittร  del Messico N.d.R.] anche matassine di cotone filato di diversi tipi e colori, sembra proprio uno dei mercati della seta di Granada sebbene sia piรน grande; ci sono anche tanti pigmenti diversi che si possono trovare in Spagna e di tonalitร  altrettanto eccellentiโ€.

Il rosso, in particolare, era intenso e vibrante nella sua tonalitร  carminio.

 

 

Di cosa si trattava? Come era preparato il carminio?

Il termine carminio probabilmente deriva dal latino medievale carminium, questo a sua volta dalla parola araba qirmizฤซ โ€œscarlattoโ€ e minium โ€œminioโ€ che indica il colore rosso tradizionalmente usato per i capolettera delle miniature.

Il rosso carminio che ha deliziato la vista di Hernรกn Cortรฉs e dei conquistadores era quello ricavato dalla cocciniglia, la femmina di un piccolo insetto fitofago, ossia un parassita delle piante, che contiene lโ€™acido carminico come sostanza colorante. Il Dactylopius coccus, questo il suo nome scientifico, รจ originario del Messico, dellโ€™America Centrale, delle regioni del Sud America; lo ritroviamo sul cactus genere Opuntia, di cui fa parte anche il fico dโ€™India, e sul cactus del genere Nopalea.

In โ€œElementi di fisica e chimica dietro le piรน recenti scoperteโ€ del 1817, lโ€™autore Giorgio Adolfo Suckow cita due tipi di cocciniglia che erano usati per la produzione del rosso carminio: la cocciniglia silvestra e la cocciniglia coltivata, detta anche mesteque dal nome di una provincia messicana. A differenza di questโ€™ultima, la cocciniglia silvestra risulta meno costosa perchรฉ contiene meno sostanza colorante ma, come specifica il professor Suckow, โ€œper la preparazione del carminio dee sempre essere impiegata la cocciniglia la piรน fina (la mesteque)โ€.

Cocciniglia
Cocciniglia

Una delle ricette del rosso carminio

Nel testo del 1817 appena citato รจ indicata anche la ricetta del carminio usato in pittura.

Si faccia bollire in una caldaia di stagno unโ€™oncia di cocciniglia polverizzata con una misura e mezza di acqua pura e vi sieno in seguito aggiunti due denari di allume non contenente ferro. Il fluido separato dal residuo depone quindi il carminio come una polvere fina. Tostocchรฉ termina questa volontaria deposizione, si puรฒ ancora ottenere un precipitato ulteriore colla soluzione di stagno.

Il colore ottenuto, รจ riportato in โ€œA Dictionary of Arts, Manufactures, and Minesโ€ del 1853, โ€œรจ di un rosso porpora molto brillante e aderisce fortemente ai lati dei vasiโ€.

Nel XVIII secolo, i panorami messicani dove era allevata la cocciniglia apparivano come nellโ€™incisione di Michael van der Gucht che abbiamo usato in apertura: distese di cactus con i contadini intenti a prendersi cura e a raccogliere i preziosi insetti.

Il tempo della cocciniglia

Ancor prima dellโ€™arrivo di Hernรกn Cortรฉs e dei conquistadores, probabilmente giร  nel 2000 a.C., la cocciniglia era usata dalle popolazioni del Messico meridionale come pigmento, per tingere le stoffe e anche come medicinale, secondo lโ€™esperta tessile messicana Quetzalina Sanchez.

Altre testimonianze del suo utilizzo nel corso del tempo provengono dagli Inca e dalle loro tradizioni. Il colore rosso aveva un ruolo di rilievo durante i rituali religiosi, infatti le lunghe vesti rosse indossate dai signori indigeni simboleggiavano il loro potere e la loro autoritร , un collegamento con la storia dei loro antenati e con il processo della creazione.

Anche gli Aztechi usavano la cocciniglia, chiamandola nochezli, soprattutto per tingere i tessuti: da qui deriva il nome della cittร  di Nochisttan โ€œil luogo dove cโ€™รจ molta coccinigliaโ€.

Cocciniglia
Cocciniglia

Lโ€™arrivo in Europa della cocciniglia

Il rosso ricavato dalla cocciniglia raggiunse lโ€™Europa nella prima metร  del 1500 e subito vennero messi a punto nuovi metodi per ottimizzarne la produzione: nel XVI secolo, era usato dalla maggior parte dei pittori come Rubens, Caravaggio, Gauguin, Renoir e van Gogh. Qualche anno fa รจ stato confermato lโ€™uso del carminio da cocciniglia anche nel dipinto โ€œLa camera di Vincent ad Arlesโ€ che van Gogh realizzรฒ in tre versioni fra il 1888 e il 1889. Oggi, osservando lโ€™opera, vediamo le pareti della stanza di colore blu ma, grazie alle analisi effettuate da un gruppo di scienziati dellโ€™Art Institute of Chicago, possiamo ipotizzare fossero di colore viola ottenuto mescolando il blu cobalto al rosso carminio.

La cocciniglia non smette mai di sorprendere, un pigmento intenso e vibrante, con un passato ricco di tradizione, di storia. In Europa ha rivoluzionato il concetto di โ€œrossoโ€ nella storia dellโ€™arte e in Messico, come ci ricorda lโ€™esperta tessile messicana Quetzalina Sanchez, โ€œcontinua a essere associato alla magia ancestrale e protegge coloro che indossano abiti tinti di coccinigliaโ€.

Concetta Lapomarda